01/04/2020

I migliori consigli per la tua landing page

Breve guida per la creazione di una landing page efficace

Sei un web marketer e una delle tue maggiori preoccupazioni è creare una landing page?
Sicuramente la costruzione di una landing page è un momento molto importante nel lavoro di un web marketer e proprio per questo, ognuno desidera ottenere ottimi risultati. E anche dopo ore di lavoro passate a fare e disfare, l’obiettivo resta sempre quello di migliorarsi un po’ in modo da creare prodotti che rispettino standard elevati.

Di seguito una serie di suggerimenti per la creazione di una landing page efficace.

Cos’è una landing page?

Una landing page - letteralmente “pagina di destinazione” - è una pagina differente dal resto del sito, in quanto strutturata per raggiungere un obiettivo ben preciso: convertire. Del resto, strettamente connesso al concetto di landing page, troviamo quello di “conversione”, ovvero un’azione completata. Che sia la registrazione ad una newsletter o l’acquisto di un prodotto, la conversione costituisce il raggiungimento di un obiettivo.
Ma perché è così importante che l’utente atterri sulla nostra landing page? Perché sappiamo esattamente ciò che l’utente sta cercando e in questo modo possiamo rendere più naturale il passaggio alla conversione.

Quando l’utente atterra sulla nostra landing page è perché ha un bisogno. La nostra bravura sta nell’intercettare le necessità dell’utente ancor prima di proporre la soluzione. La comunicazione dev’essere semplice e diretta: dev’essere subito chiaro che noi soddisferemo il suo bisogno. Se l’utente non troverà ciò che cerca abbandonerà la pagina e noi perderemo una conversione. Tutto ciò starà a indicare che la nostra landing page non è stata efficace.

Quali sono le informazioni basilari che ci servono per strutturare una landing page?

Prima di costruire una landing page, dobbiamo fissare alcuni elementi di base.

Pubblico specifico
A chi ci stiamo rivolgendo? Più è specifico il gruppo di persone a cui è rivolta la nostra landing page, più sono le probabilità che le conversioni aumentino.
L’ideale sarebbe creare una landing page per ogni gruppo target preso in considerazione, in modo che la nostra offerta sia modulata in base a chi ne usufruirà. Se però ci troviamo davanti a dei problemi economici o tecnici che non ci permettono di farlo, la soluzione migliore è cercare di stabilire il cliente target e sviluppare la pagina di conseguenza.

Azione desiderata
Quale obiettivo vogliamo raggiungere? Vogliamo che i nostri visitatori acquistino il nostro prodotto? Vogliamo che si registrino alla nostra newsletter? In generale è meglio non dare troppe alternative al visitatore perché si rischia di creare confusione e quindi perdere la conversione.

Lista dei benefici
Quali sono i benefici che avrebbe l’utente compiendo l’azione che lo invitiamo a fare? Dobbiamo mostrare i pregi del nostro prodotto, quasi fosse la realizzazione di un sogno dell’utente. I vantaggi devono essere esplicitati e ben dettagliati, in modo che il nostro visitatore possa apprezzare al meglio la nostra offerta.

Come si costruisce una landing page efficace?

La Call To Action
Tutte le landing page hanno una serie di elementi in comune, ovvero un titolo, un logo, una breve descrizione del prodotto ed una Call To Action (CTA - letteralmente “chiamata all’azione”), ovvero l’azione che vorremo far compiere al nostro visitatore: “acquista”, “chiama”, “registrati”, “richiedi info”.

Nell’architettura grafica di una landing page è importante che i blocchi di contenuto vengano organizzati seguendo alcuni piccoli accorgimenti che renderanno la nostra pagina più efficace. Ad esempio, il modulo AdvancedCMS di PrestaShop fornisce un ambiente dove costruire in modo semplice la tua pagina di contenuti.

Informazioni facili da trovare
Quando il visitatore “atterra” su una landing page deve avere, fin da subito, una visione chiara di ciò di cui si sta parlando. Above the fold, ovvero la parte superiore della pagina, deve contenere tutte le informazioni che l’utente sta cercando senza scrollare. Il titolo (o headline) è l’elemento più importante della pagina: se il copy lo sbaglia si rischia di perdere il lettore in partenza.

Colori
I colori utilizzati in una landing page devono essere accattivanti proprio per attirare l’attenzione dell’utente. Non c’è un colore che influenza le conversioni più di un altro, ma sicuramente il colore è uno strumento utile per indirizzare l’attenzione: in generale si utilizza un colore con le sue sfumature per il background, mentre un colore a contrasto per le informazioni importanti.

Indizi direzionali
Oltre al colore, anche la grafica serve a guidare lo sguardo dell’utente attraverso un percorso da seguire fino alla CTA. Due possono essere gli elementi da utilizzare: da un lato le frecce che indicano esplicitamente la CTA, dall’altro le immagini. Se l’immagine rappresenta un volto, conviene che lo sguardo sia rivolto alla CTA, in quanto le persone sono generalmente portate a seguire lo sguardo altrui.

Spazi vuoti
Non bisogna avere paura degli spazi vuoti, insieme ai colori ed agli indizi direzionali riescono a guidare lo sguardo del visitatore su ciò che è realmente importante nella landing page.

Attention ratio
È il rapporto tra i link presenti su una landing page ed il numero di obiettivi di conversione: dovrebbe essere 1:1 visto che ogni campagna dovrebbe avere un solo obiettivo e quindi una sola CTA da cliccare.
Non possiamo dare per scontata l’attenzione dell’utente, proprio per questo è opportuno che nella landing page ci sia sempre indicata una sola azione da compiere, la CTA. Non serve aggiungere il tasto social: non vogliamo ottenere like alla pagina, gli utenti sono chiamati a compiere un’altra azione che potrebbe distrarli.

  1. Quanti tipi di landing page?

Tra le varie landing page possiamo distinguere alcuni tipi fondamentali:

  • la Lead Generation, il cui obiettivo è la raccolta di contatti quindi si presenterà come un form da compilare;
  • la Squeeze Page, landing page che attiva l’utente in modo emozionale, descrivendo storie di successo, utilizzando vendite limitate o conto alla rovescia fino alla scadenza di una determinata offerta. Sono brevi e utilizzano titoli che spingono direttamente all’azione (come l’iscrizione ad una newsletter);
  • la Sales Page, una pagina il cui obiettivo è la vendita diretta di un prodotto o servizio e che reindirizza l’utente direttamente al carrello;
  • un microsito, (non propriamente una landing page): piccolo sito usato per campagne pubblicitarie con alti budget che crea un’esperienza attorno ad un prodotto o servizio (per compiere la conversione si viene però rimandati al sito).

Un piccolo accorgimento per far sentire l’utente apprezzato dal nostro brand potrebbe essere la cosiddetta “Thank you page”, ovvero una pagina di ringraziamento a cui si accede solo dopo aver completato la conversione.

Quando la landing page sarà terminata arriverà il momento di testare la sua efficacia attraverso il cosiddetto A/B test. Si crea una copia della pagina originale e si inserisce solo una modifica che riguardi il colore, la CTA, il titolo, l’immagine, ecc. In questo modo possiamo suddividere il traffico e testare la reazione degli utenti per vedere quale delle due versioni abbiano preferito. La cosa fondamentale è che cliccando sulla landing page l’utente venga reindirizzato esattamente alla pagina del prodotto e non alla home page del sito.

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