Business plan e-commerce, da dove cominciare per contenere i costi?
Quando si parla di business plan per un e-commerce e di contenimento dei costi si devono tenere sempre a mente due parole chiave: reddito e profitto.
A dire il vero sono delle parole chiave che dovrebbero interessare ogni tipologia di imprenditore, anche chi non vende online ma solo in negozi fisici. Tuttavia, per gli e-commerce tutto questo è ancora più importante.
Massimizzare i profitti aiuta ad aumentare il reddito. A primo acchito potrebbe sembrare una cosa semplice eppure non è così. Si devono, infatti, considerare alcuni fattori ben specifici perché il meccanismo non sempre è automatico. Approfondiamo, quindi, l’argomento business plan per e-commerce.
Ricordiamo che l’e-commerce sta vivendo, proprio in questi anni, il suo miglior momento ed è importante sapere come contenere i costi.
Parliamo dei costi di un e-commerce
Cosa si intende quando si parla di costi di un e-commerce? La definizione di costo ci aiuta a capire cosa si intende.
Si tratta delle spese generali che si sostengono durante la normale gestione di una attività.
Vengono esclusi gli eventuali costi legati alla creazione o formulazione effettiva di un prodotto o di un servizio. Si capisce, quindi, che è necessario gestire le spese per mantenere il proprio e-commerce in profitto.
A questo si deve anche aggiungere il discorso sulle spese generali. Si tratta di un aspetto fondamentale quando si pianifica di avviare una nuova attività.
Per questo motivo è necessario conoscere i tre principali tipi di costi generali che si vanno ad affrontare quando si mette in piedi un’attività.
Ci sono i costi generali fissi. In poche parole sono quei costi che non cambiano anche nel momento in cui ci sono dei cambi di produzione. Sia che questa aumenti o diminuisca alcuni costi generali sono fissi.
Devono essere tenuti molto in conto e per questo motivo è necessario conoscerle. Si tratta delle spese di affitto per la struttura o per l’ufficio, delle spese assicurative, delle tasse, degli stipendi.
Ci sono, poi, i costi variabili che sono quelli che possono cambiare in base a delle determinate circostanze. Nello specifico si tratta di quelle spese che possono fluttuare con un cambiamento nei livelli di produzione o a causa di un cambiamento del numero di servizi forniti. Tra i costi variabili troviamo, tra gli altri, le commissioni di vendita che vengono riconosciute al team o ai punti vendita qualora presenti, i costi per le forniture per ufficio e per le materie prime, le spese di spedizione e molto altro ancora.
Sia i costi fissi che quelli variabili devono essere gestiti nel migliore dei modi, ossia attraverso un business plan per e-commerce che permette di prevedere l’andamento della propria attività e di ottimizzare l’organizzazione.
Come tenere traccia delle spese con un business plan per e-commerce
Il monitoraggio dei costi è necessario al fine di rendere tutto efficiente. Si deve partire, quindi, con l’analizzare e classificare tutti i costi sostenuti. Si prendono i costi fissi, i costi variabili, i costi semi-variabili e si fa un’analisi approfondita di tutti i dati che si hanno in proprio possesso. Questo serve per avere le idee chiare e per abbattere i costi superflui.
Ecco tutti i KPI da monitorare per riuscire a gestire tutto al meglio. Per aumentare il margine di profitto è necessario concentrarsi sui costi. Ma quali?
Partiamo dall’utile lordo. Si tratta del profitto lordo che l’organizzazione guadagna una volta che vengono sottratti i costi legati alla produzione e alla vendita dei prodotti o dei servizi che si vendono.
Le uniche spese generali che vengono incluse in questo conto sono quelle direttamente collegate a quella specifica produzione. Per calcolare il profitto lordo si applica questa formula:
Utile lordo = Entrate – Costo delle merci vendute
Ci sono, poi, i margini medi. Per calcolare quello che è il margine medio è necessario prendere il profitto lordo e dividerlo per le entrate effettive.
Infine si deve monitorare l’inventario. La pianificazione e la gestione dell’inventario sono fondamentali per l’efficienza di un’azienda.
Ogni imprenditore dovrebbe avere un inventario direttamente collegato ai livelli di vendita e alle previsioni di vendita. Il rischio è quello di avere troppo o poco inventario. Se si monitora la situazione, invece, non ci saranno problemi.
Questo incide sui costi poiché, ad esempio, avere dell’invenduto è un costo che le aziende non dovrebbero sostenere per mantenersi in salute.
Si dovrebbe monitorare anche un altro aspetto molto importante che è il ROI ossia il ritorno sull’investimento. Si tratta di uno dei KPI più importanti da tenere sempre d'occhio.
Il ROI ci fa capire quanto redditizia sia una attività. La misurazione del ROI è un indicatore chiave per decidere se continuare o interrompere la produzione di un prodotto o se si desidera aumentare o diminuire la produzione.
Altri consigli per contenere i costi riguardano gli imballaggi. Questi devono essere sicuri ma anche convenienti. Allo stesso modo è importante valutare il sistema di spedizioni assicurandosi che ci sia effettiva convenienza.
Prima di aprire un e-commerce, o di avviare delle modifiche sostanziali, occorre fare un Business Plan. In ogni fase è opportuno affidarsi a professionisti esperti di modo che il business plan sia sviluppato ed i risultati siano quelli attesi. NDV Comunicazione è una web agency che si occupa di seguire i clienti in tutte le fasi della progettazione degli e-commerce realizzati con Prestashop per investimenti oculati e risultati tangibili!