07/08/2019

E-commerce: i numeri da conoscere per un business di successo

I dati parlano chiaro e indicano che almeno fino al 2023 il settore eCommerce sarà in crescita, grazie a una maggiore penetrazione nella vita dei consumatori, dovuta anche al più semplice accesso al web garantito dagli smartphone.

Aprire un’attività di vendita online, quindi, si rivelerà una scelta vincente, a patto di conoscere profondamente il settore: mercati e analisi competitive, ma anche attenzione alle modalità di pagamento e cybersicurezza, scelte strategiche di marketing e customer care, piattaforme e software, saranno tutti fattori da non sottovalutare per costruire un business di successo.

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Ma intanto diamo un’occhiata al alcuni dati dati riportati da Statista

  • le entrate nel mercato dell'eCommerce ammontano a 16.819 milioni di euro nel 2019.
  • Le entrate dovrebbero mostrare un tasso di crescita annuale (CAGR 2019-2023) del 10,4%, con un volume di mercato di € 24.998 milioni entro il 2023.
  • Il segmento più grande del mercato è oggi il Fashion, con un volume di mercato di 5.561 milioni di euro nel 2019.
  • La penetrazione degli utenti è del 62,2% nel 2019 e dovrebbe raggiungere il 70,0% entro il 2023.
  • Il numero di utenti dovrebbe ammontare a 41,2 milioni entro il 2023.

riportati da Statista

Le abitudini di acquisto degli italiani

Il mercato digitale italiano è dominato da acquirenti regolari: uno studio di Bilendi, condotto sui dati eCommerce del 2018, mostra infatti che il 76% degli acquirenti effettua in media almeno un acquisto online al mese e di questi il 19% acquista online almeno una volta alla settimana. 

Spesso, inoltre, chi acquista online consulta un comparatore di prezzi, recensioni e opinioni degli altri utenti prima di effettuare un acquisto e lo smartphone è il device preferito per un consumatore italiano su due quando di parla di acquisti online.

Sotto il profilo demografico, ecco i dati più interessanti:

  • i consumatori italiani di età compresa tra 35 e 44 anni sono quelli che comprano di più e rappresentano il 27% del totale; 
  • Il target che va dai 25 ai 34 anni costituisce il 22,4% del totale; 
  • dai 45 ai 54 anni compra online il 20,9%.

Offerte, opportunità di risparmio, ma soprattutto reputazione del brand online sono tenuti in considerazione dalla maggioranza dei consumatori italiani prima di effettuare l’acquisto online.

La crescita del valore dell’e-commerce

Per gli imprenditori del settore i dati sulla crescita dell’e-commerce nel 2018 sono stati una dolce melodia: il fatturato e-commerce in Italia nel 2018, secondo i dati raccolti da Casaleggio Associati, è cresciuto del 18% rispetto al 2017, arrivando a superare la quota dei 41 miliardi di euro. 

crescita del fatturato e-commerce

Una crescita costante per il fatturato dei negozi online generato da due fattori principali: una maggiore frequenza di acquisto online da parte degli utenti, ma anche una tendenza ad acquistare beni più costosi.

Il settore che nel corso del 2018 ha registrato un maggiore aumento di fatturato è quello che della categoria “tempo libero” (41,3% del fatturato totale e-commerce): la crescita comprende gioco online, ma anche biglietti per cinema, partite di calcio, o concerti. 

Sempre secondo Casaleggio Associati, proseguirà anche nel 2019 la crescita del settore turistico, a cui oggi si deve il 28% del fatturato (+9% rispetto al 2017). Crescono salute e bellezza (+23%), moda (che cresce del 18%), elettronica di consumo, casa e arredamento, e alimentare (+17%). 

Fatturato per settore

Le previsioni di crescita

Per il 2019, secondo le previsioni di Casaleggio Associati, continueranno a crescere i marketplace, grazie alla varietà di prodotti e servizi offerti (+40%). Faranno bene anche arredamento (+29%) e food delivery (+27%).

Anche Confartigianato ha svolto la sua indagine sull’e-commerce, prendendo in considerazione i dati di 400 piccole imprese:

  • il 12% delle aziende è attivo sul web e vende direttamente online; 
  • il 72% è attivo sul web – attraverso un sito aziendale o i profili sui Social Network – ma non vende sul web;
  • il 16%, invece, non pratica nessuna attività su internet. 

Sebbene sia ancora limitato il numero di imprese artigiane che decide di affidare le vendite all’online, il 55% di quelle che hanno un e-commerce registra un aumento della produzione fino al 6%.

Quali difficoltà incontrano le aziende nell’e-commerce?

Secondo le statistiche è soprattutto l’attività di marketing online che viene considerata "difficoltosa" dal 55% delle aziende: si fa fatica a promuovere brand, prodotti e servizi online, spesso per una mancanza di specializzazione dei dipendenti.

Le maggiori risorse sono investite nelle attività che sembrano garantire un ritorno più immediato, come l’advertising online (19% degli investimenti), seguito dalle attività sui social media (18%) e dalla SEO (17%). Le strategie di marketing offline, invece, occupano solo il 4% degli investimenti, perché si mantiene la convinzione che online e offline siano due ambiti slegati nella vita dei consumatori.

A proposito di social media, Facebook resta il social considerato più efficace per l’e-commerce nel 71% dei casi;  segue Instagram con un 53%, chiudono la classifica YouTube (27%), LinkedIn (23%) e Twitter (12%).

Distribuzione delle attivita di marketing e advertising

User Experience e Customer Care per aumentare le vendite

Conosciute le difficoltà maggiori per l’e-commerce in Italia oggi, passiamo a guardare su cosa decidono di puntare le aziende per aumentare le vendite.

Il 36% degli e-commerce italiani pensa di investire proprio su marketing e promozione, con una crescita del 3% rispetto all’anno precedente. In particolare le aziende si pongono come obiettivo quello di migliorare il sito, con la User Experience al centro nel 22% dei casi, per offrire un’esperienza più gratificante ai visitatori e spingere così le vendite.

Seguono gli investimenti nell’infrastruttura tecnologica, nel mobile e nella marketing automation.

Grande attenzione viene data, invece, al Customer Care e alla logistica, riconosciuti come punti chiave per migliorare la percezione del brand e del servizio da parte degli utenti.

Pagamenti e sicurezza online

Acquistare in pochi click, avendo a disposizione diversi metodi di pagamento, dalle carte di credito ai mobile wallet, è ormai una possibilità all’ordine del giorno nella maggior parte degli e-commerce anche in Italia e sono opportunità molto apprezzate dagli utenti. Se il Mobile Payment è la leva principale che sta avvicinando sempre più italiani ai pagamenti digitali, presto bisognerà tenere presenti anche le nuove tecnologie, come la biometria, la Blockchain o gli Smart PoS.

Sono proprio i metodi di pagamento che possono incidere notevolmente sul fatturato di un e-commerce: dai dati che emergono dallo studio di Casaleggio, il 13% di coloro che abbandona il carrello lo fa perché non è disponibile un’opzione di pagamento locale.

Per quanto riguarda i numeri, il 26% dei consumatori italiani paga mediante carta di credito, seguito dai digital wallet come PayPal (22%), e dal bonifico (21%). Anche il pagamento alla consegna non è del tutto scomparso dalle abitudini di acquisto (19%), seguito dal pagamento via smartphone (9%).

Un altro aspetto da non sottovalutare nella gestione di un e-commerce è quello della sicurezza: garantire procedure di pagamento sicure, esplicitando in modo chiaro come avviene la raccolta dei dati e chi la gestisce, è una grande opportunità per le imprese. 

Trasparenza e protezione dei dati sono aspetti molto apprezzati dai consumatori.

Pagamenti e sicurezza online

Il fattore consegna

I servizi di logistica restano una nota dolente per l’e-commerce in Italia: l’11% è completamente scontento, il 54% pensa che le spedizioni possano migliorare, mentre il 35% delle società è soddisfatto e ritiene di aver raggiunto un ideale rapporto qualità/costi.

Dal punto di vista del consumatore, il 60% degli italiani acquista con più facilità da un’impresa che offre la consegna in un giorno. Cresce anche la richiesta di ritiro in un punto di distribuzione o in negozio. Un dato interessante riguarda quella parte di consumatori che sono disposti a pagare di più per una consegna rapida (37%) o personalizzabile (59%).

Per le consegne, come per i metodi di pagamento, la soluzione migliore è offrire un servizio di spedizione il più possibile su misura: per l’80% degli utenti, infatti, sono le possibilità di esperienze personalizzate a far preferire l’acquisto in un determinato e-commerce.

Il fattore consegna

Tra le tante novità dettate dai numeri che abbiamo appena illustrato non possiamo non annunciare le news di casa PrestaShop!

Per affiancare lo sviluppo dei negozi on-line, infatti, la versione 1.7.6 di PrestaShop si sviluppa attorno a 3 temi fondamentali: la performance, il binomio acquisizione & conversione e l’internazionalizzazione.

Con PrestaShop 1.7.6 i commercianti potranno beneficiare di nuove funzionalità, intensificare la fidelizzazione degli utenti, promozionare più efficacemente i prodotti e raggiungere un pubblico più ampio.

Conclusione

L’e-commerce nel 2019 è in crescita, ma richiede un aggiornamento costante degli operatori e degli strumenti, per soddisfare le esigenze e le aspettative degli utenti, sempre più propensi ad acquistare online, anche da mobile e attraverso diversi sistemi di pagamento.

Se le aziende non possono rinunciare a tutte le attività di marketing necessarie per promuoversi online, dall’adv alla SEO e ai social media, per assicurarsi la crescita del proprio fatturato, un e-commerce in grado di funzionare in modo ottimale, garantendo un’esperienza utente fluida e un acquisto in pochi click favorisce le conversioni.

Se sei un marketer tutti questi dati e statistiche non possono assolutamente sfuggirti. Ecco perchè ne parleremo anche al PrestaShop Day in programma a Milano il 26 Settembre. Se vuoi rimanere sempre aggiornato sulle nuove opportunità offerte dal mercato dell’e-commerce non puoi mancare.

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Altre fonti:

E-Commerce in Italy: overview & statistics

E-commerce, in Italia 20mila “negozi” online. Il Sud locomotiva della crescita

 

 

 

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