18/06/2018

Tariffe in aumento per Google Maps dal 16 luglio 2018

La notizia è passata in sordina nel mondo del web e dell’e-commerce. Mentre tutti erano (e sono) indaffarati a pensare al GDPR, Google ha annunciato un grande cambiamento che riguarda l’utilizzo dell’API Google Maps, che spopola tra gli e-commercianti ed è una delle API più utilizzate al mondo.

Google Maps diventa a pagamento

Lanciato nel 2005, Google Maps, il servizio di cartografia on-line di Google, ha conquistato milioni di siti web che da allora lo utilizzano per geolocalizzare il proprio negozio fisico o, come nel caso dei siti di prenotazioni, le diverse strutture disponibili.

Il servizio ha rapidamente sbaragliato sia i principali concorrenti (ViaMichelin, Mappy, Bing Maps...) che gli strumenti basati sul progetto Open Street Map, come WeMap o Mapbox.

Gli utenti si erano abituati a non dover pagare per utilizzare i servizi di Google entro un certo limite di uso; di fatto solo agli utenti più assidui di Google Maps veniva chiesto di mettere mano al portafogli. Ma dal prossimo 16 luglio ci vedremo costretti a dire addio alle vecchie abitudini.

Quali sono le nuove tariffe di utilizzo dell’API Google Maps?

 

Prendiamo l’esempio di Google Static Maps API. Al momento le aziende dispongono di un massimo di 25.000 visualizzazioni gratuite di mappe al giorno. Dopodiché, ogni 1.000 richieste aggiuntive all’API, viene addebitato loro un costo di 0,50 dollari. Un prezzo piuttosto ragionevole, quindi, che riguarda solo un ridotto numero di utenti.

Dal 16 luglio, per lo stesso tipo di mappa, il tetto massimo diventerà di 28.000 visualizzazioni, non più giornaliere ma mensili. Google addebiterà i costi successivi per pacchetti da 1.000 visualizzazioni (7 dollari invece di 50 centesimi).

Di conseguenza le aziende che supereranno tali limiti si ritroveranno a pagare un prezzo considerevole per un servizio che finora era gratuito. Gli utenti che si manterranno al di sotto delle quote di uso stabilite dovranno comunque fornire i dettagli di una carta di credito (ottenendo una chiave di accesso all’API) per continuare a utilizzare Google Maps.  Se l’utente non comunica tali informazioni, riceverà un messaggio d’errore e non potrà più visualizzare la mappa.  

“Un sito che conta 10.000 visualizzazioni di mappe al giorno passa quindi da 0 a 1.764 $ di costi mensili, mentre i portali che sfioravano il limite gratuito delle 25.000 visualizzazioni giornaliere dovranno pagare ora 4.704 $ al mese”, spiega Christian Quest, portavoce di OpenStreetMap Francia.

Nel frattempo Google ha annunciato anche l’intenzione di mettere a disposizione gratuitamente 200 $ di credito al mese.

Le modifiche riguardano tutte le API Google Maps? 

L’uso di Google Maps nelle applicazioni mobili native resterà gratuito e illimitato. Lo stesso vale per l’uso “embed” o integrato sui siti, ovvero la semplice visualizzazione delle mappe. Google ha peraltro reso note le sue nuove tabelle tariffarie. I servizi Place/Directions/View saranno invece a pagamento.

Quali sono le alternative a Google Maps?

Inizialmente un’opzione possibile è quella delle mappe integrate, il cui uso come abbiamo visto è gratuito e illimitato.

Nel nostro marketplace troverai tutti i moduli dedicati a Google Maps. Ad esempio puoi optare per il modulo Google Maps Store Locator.

Se invece vuoi avere accesso a funzionalità avanzate, ecco alcune vere e proprie alternative a Google Maps: Bing Maps, Carto, Here, IGN, Jawg.io, Mapbox, Mapca, Mappy, MapQuest, ViaMichelin, Wemap…

L’applicazione mobile Google Maps e la versione web diventeranno a pagamento per gli utenti?

Stando ad alcune voci, il servizio sarebbe dovuto diventare a pagamento anche per gli utenti. Niente di più falso: l’accesso a questo servizio rimane completamente gratuito (e menomale!).

Prossimamente passeremo in rassegna le diverse soluzioni disponibili a seconda di come i nostri utenti utilizzano Google Maps.

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