L’importanza della search intent per il tuo e-commerce
I migliori progetti di ecommerce cominciano con un primo step imprescindibile: la keywords research.
Conoscere le giuste parole chiave per ottimizzare il proprio sito a partire dai contenuti fino ad arrivare all’architettura del sito, è indispensabile per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca e scalare la SERP.
Ma si sa che qualsiasi ricerca, per definirsi tale, deve essere mossa da un fine, da uno scopo, puntare ad un obiettivo. Un concetto fondamentale che deve essere applicato alla SEO e al mondo digitale.
Per questo motivo quando parliamo di Keywords research dobbiamo parlare anche di search intent, di intento di ricerca, o per meglio dire quello che gli utenti vogliono da Google, che cercano sul web, la domanda che pongono al motore di ricerca.
Per questo motivo, procedere ad una keywords research seguendo una specifica query di ricerca è importante per il ranking ma anche per piacere a Google.
Ma procediamo per gradi per spiegare questo concetto.
1 Keywords research: cos’è e come farla
La keywords research, che in italiano si traduce con “ricerca delle parole chiave”, è una delle principali procedure SEO da applicare se si vuole posizionare il proprio e-commerce sul motore di ricerca.
Sul web esistono diversi tools, gratis o a pagamento, che ti aiutano nella ricerca delle keywords che dovrai utilizzare per dare forma e sostanza al tuo e-commerce.
Le keywords sono tutte quelle parole chiave, singole o più parole insieme, che vengono utilizzate dagli utenti web per determinati obiettivi di ricerca sul web, domande che si pongono al motore di ricerca per trovare determinati prodotti, servizi o informazione.
E’ chiaro che per avere una strategia SEO vincente e posizionare l’e-commerce dovete procedere con attenzione e accuratezza alla ricerca e alla scelta di keywords da utilizzare.
Sia se ci troviamo di fronte ad un progetto nuovo che un progetto di restyling dobbiamo tenere ben chiara la nostra strategia e chiederci: cosa vogliamo ottenere dalla nostra ricerca? Per questo è bene chiarire sempre il fine delle nostre ricerche, conoscere bene il progetto e-commerce, capire a quale target ci rivolgiamo, tenendo conto di scegliere le keywords per incentrare al meglio i nostri obiettivi.
Quando ci si approccia ad un progetto nuovo, la keywords research parte da una parola generica, inerente al nostro progetto, che darà come risultati diverse parole chiave correlate che potranno diventare interessanti spunti di approfondimento per dare forma e struttura all’ e-commerce. In questo modo la keywords research risulta indispensabile anche per l’architettura in ottica SEO dell’e-commerce, utilizzando le parole chiave che daranno nome alle categorie e sottocategorie al nostro shop.
Per un progetto di restyling bisognerà analizzare la struttura dell’e-commerce e studiare se le keywords utilizzate e scelte sono giuste per l’e-commerce, in caso contrario è consigliato rifare una keywords research seguendo indicazioni e intenti di ricerca ben studiati. Nel caso in cui le pagine che dovremmo analizzare hanno un buon posizionamento sul motore di ricerca, per non perdere il ranking ottimale, sarebbe meglio non intervenire con cambiamenti radicali ma magari ritoccare i contenuti e le descrizioni inserendo le keywords che riteniamo opportune, utilizzando Google Analytics possiamo vedere le pagine che generano più traffico.
Le Keywords che abbiamo trovato e selezionato dalla nostra ricerca, sono indispensabili non solo per l’alberatura dell'e-commerce, ma anche per la creazione di contenuti in ottica SEO e per migliorare i meta tag, che ci aiuteranno a posizionare meglio il sito e a scalare la SERP di Google.
Riassumendo è chiaro come la keywords research è uno step imprescindibile che:
- deve essere mossa da precisi search intent per essere vincente
- deve rispondere a query specifiche dell’utente se si vuole posizionare una determinata pagina come risposta ideale a quella precisa domanda dell’utente
- aiuta a migliorare l'ottimizzazione SEO a partire dall' alberatura fino ai contenuti
2 Search intent: cos’è e le tipologie
Abbiamo già introdotto il search intent quando abbiamo parlato di keywords research, ma cerchiamo di capire che cosa si intende con questo termine prima di trovare la reale correlazione che ha con la ricerca delle keywords.
Il search intent oppure l’user intent, si traduce con l’intento di ricerca o l’intento di ricerca dell’utente. Per farla semplice, traduce in parole quello che è il motivo di ricerca dell’utente, ciò che ha spinto l’utente a rivolgersi a Google, trovare ciò che soddisfi qualche bisogno o qualche richiesta. Nel concreto il processo è questo: l'utente pone la query e Google gli presenta in SERP i risultati migliori.
In generale si distinguono quattro macroaree che raccolgono i principali intenti di ricerca:
1 Search intent informazionale: comprende tutte le ricerche di utenti che desiderano ricevere informazioni su un argomento o un topic specifico, per l’approfondimento e la conoscenza generale. Un esempio è: “pelle o similpelle vantaggi”, da questa query iniziale atterreremo in blog in cui in maniera informativa ci verranno spiegate le differenze e i vantaggi di un materiale rispetto ad un altro. Difficilmente, ad una query così specifica, troveremo annunci di vendita.
2 Search intent transazionale: comprende tutte le ricerche dell’utente che hanno come fine quello di compiere un’azione, che nel caso degli e-commerce è l’acquisto di un prodotto. Esempio: “stivaletti donna in pelle economici”, con questo intento di ricerca iniziale l'utente troverà in SERP vari annunci e una lista di e-commerce posizionati con le keywords specifiche e che rispondono al search intent dell’utente
3 Search intent navigazionale: comprende tutte le ricerche degli utenti che sono già orientati verso un prodotto o un servizio, di cui conoscono nome e brand e il motore di ricerca non fa altro che accompagnarli nella loro ricerca proponendo i siti di riferimento.
Esempio :“Stivaletti X(brand)”, con questa query diretta dell'utente, il motore di ricerca risponde presentando una SERP in cui tra i primi risultati ci sarà il sito di riferimento, in questo caso X brand
4 Search intent commerciale: L'utente svolge un’indagine commerciale, valutando due oggetti, prodotti e servizi, per poi arrivare alla transazione, ma senza aver preso ancora nessuna decisione.
Esempio: “Meglio smartphone X o smartphone Y” (dove X e Y sono i brand) oppure “le migliori tende da campeggio” con queste query l'utente otterrà in SERP diversi risultati che mettono in comparazione i due brand di telefonia, evidenziando potenzialità o difetti, oppure nel secondo caso, una lista di zaini delle migliori marche e consigli su come scegliere i migliori.
E’ indispensabile capire e specificare da subito in quale di queste macroaree ci si muove, al fine di migliorare il posizionamento e il ranking del sito e indirizzarlo al target e alla query user a cui si fa riferimento.
L’obiettivo è quello di avere un e-commerce posizionato con keywords giuste, che rispondono a precisi intenti di ricerca che portano l’utente ad atterrare sulla nostra pagina o sul nostro shop.
3 Keywords e intent: come lavorare in armonia
Google e tutti gli altri motori di ricerca stanno affinando le loro capacità di learning, avvicinandosi sempre più ad un linguaggio naturale e conversazionale, per riuscire a comprendere e ad interpretare meglio le volontà e le ricerche dell’utente. Sta diventando a tutti gli effetti una macchina dall'intelligenza artificiale ma decisamente a “portata d’uomo”.
Per questo è bene avere un approccio nuovo e diverso alla Keywords research,che consiste nello scegliere parole chiave giuste per un determinato contesto o per una specifica query di ricerca. Non è corretto guardare esclusivamente i “volumi alti delle keywords” senza che queste rispondano ad uno specifico contesto, o all'intento di ricerca che seguirà il nostro sito.
In conclusione non esiste keywords research efficace se non quella mossa e guidata da search intent.