Modulo di Checkout: istruzioni per l'uso
Come deve essere il modulo di Checkout per non perdere l'acquisto
Aprire un eCommerce, oggi, è una decisione di business vincente che, se curata con molta attenzione in tutti i suoi aspetti, può diventare la chiave di svolta di un’attività.
Il problema che molto spesso si riscontra nelle nuove attività è quello di avere a che fare con imprenditori che non conoscono i meccanismi della rete e si trovano a prendere decisioni in merito al proprio negozio online, senza considerare che dall’altra parte non si ha una persona fisica, non la si può convincere ad acquistare un prodotto o servizio.
Il comportamento dell’utente medio è diffidente verso i negozi online, soprattutto ai tempi odierni in cui, velocità e semplicità, sono considerati i punti cruciali di una conversione.
Il Modulo di Checkout è uno di quegli aspetti che molti imprenditori sottovalutano, in quanto non sono profondi conoscitori della rete e non sanno come ragiona il potenziale cliente.
I motivi per i quali potrebbe registrarsi una forte frequenza di rimbalzo, proprio rispettivamente al modulo di checkout, potrebbe dipendere da 4 fattori:
- Disordine grafico e contenutistico delle informazioni
- Troppa richiesta di info per l’utente
- Registrazione account forzata
- Poca chiarezza in merito ai costi di spedizione
Modulo di checkout: impariamo a comprenderne il funzionamento
Un modo per poter far comprendere, bene, questo concetto è sempre quello di riferirsi a dei negozi reali, sebbene la situazione che ti sto per descrivere sia quasi impossibile che si realizzi.
Immaginiamo che tu sia una cliente che entra in una profumeria. Non hai veramente bisogno di quel rossetto rosso fuoco che hai scelto e nemmeno di quel profumo, ma decidi ugualmente di arrivare alla cassa e per pagare.
Noti subito che c’è fila, ma non perché ci sono tante clienti o perché è periodo di saldi ma più semplicemente perché la commessa propone a tutte, la card rigorosamente gratuita, per mantenersi aggiornati sulle prossime offerte.
Normalmente, in un negozio fisico nessuna commessa si azzarderebbe mai a prolungare il momento dell’acquisto di una cliente, soprattutto se i beni da lei scelti non sono di prima necessità. Una venditrice esperta sa benissimo che la cliente potrebbe stufarsi, andare via e non completare nemmeno l’acquisto.
A differenza del negozio online, in quello fisico la componente emotiva del possibile cliente è un ostacolo in più da superare.
Nel migliore dei casi, una signora gentile e che non ha fretta soprattutto, potrebbe anche cadere nella trappola dell’astuta commessa ma tendenzialmente la percentuale che la cliente in questione ritorni in quel negozio, si abbassa del 50%.
Abbiamo trovato una forte similitudine tra un negozio fisico e uno shop online: in entrambi i casi, una volta che il cliente ha deciso cosa vuole comprare non vuole perdere tempo, né con file né con noiose richieste di informazioni personali.
Il livello di pazienza di un possibile acquirente, in un negozio fisico, può essere sicuramente maggiore a quello di un utente online, ma l’esigenza resta comunque la stessa.
Nell’eCommerce, possiamo tranquillamente affermare che il pericolo dell’abbandono del cliente al momento dell’acquisto per via di un modulo di checkout poco chiaro, link esterni che intervengono al momento del pagamento o di una richiesta eccessiva di informazioni, aumenta del 80%.
La differenza tra il negozio fisico e quello virtuale è che nel secondo caso il potenziale cliente vuole concludere il suo acquisto in pochi minuti e in totale sicurezza; non gli interessano le altre offerte gratuite o gli abbonamenti all’azienda per essere sempre informato sulle promozioni future.
Sa già che lo contatterete via mail, ormai l’utente medio non è più ingenuo, quindi sa quali informazioni lasciarvi in più e quale no.
La sicurezza degli acquisti online, è un altro punto debole degli eCommerce. Spesso l’importanza di sigilli, certificazioni, informazioni su come contattare l’azienda in caso di problemi o ancora la necessità di informazioni chiare sulle modalità di reso o di recesso, sono sottovalutate.
Il potenziale cliente/utente è un shopper consapevole, riesce a riconoscere quali siti sono sicuri e quali no. Se il vostro eCommerce non rispetta i criteri per un acquisto in sicurezza, l’utente non proseguirà con il suo shopping.
Modulo di checkout one page o multipage: che differenza c’è?
La domanda che si pongono molti esperti del settore riguarda la scelta di un modulo di checkout, meglio in un’unica pagina o dilazionare il processo di pagamento in due?
La verità è che la soluzione perfetta non esiste, entrambe le alternative di acquisto possono essere efficaci.
La one page checkout permette all’utente di agire velocemente, ci sono tutte le informazioni a sua disposizione e se dimentica qualcosa non deve tornare indietro.
La multipage checkout, invece, ha da un lato la noiosa necessità di procedere step by step, ma dall’altro ti da la possibilità di gestire al meglio i dati del cliente, in caso di un suo ripensamento, rispettivamente all’acquisto, all’ultimo minuto.
Se per esempio un utente sta per comprare un paio di scarpe di colore nero ma all’improvviso gli viene il dubbio riguardo al numero che ha scelto, la conseguenza di questa titubanza è l’abbandono del carrello. Nell’ottica di una multipage checkout, ritornare ai dati dell’utente è molto più facile.
La scelta tra le due tipologie di checkout deve essere però considerata in base ad un altro fattore chiave: il tempo che l’utente ha a disposizione per completare l’acquisto.
Nel caso della one page checkout, questa necessità è ampiamente soddisfatta.
Modulo di checkout e la richiesta di informazioni: è davvero importante chiederne tante ?
Altro punto importantissimo da affrontare riguarda l’eccessiva richiesta di informazioni che si fa all’utente e in alcuni casi, l’obbligo di creazione dell’account.
Una domanda: in quanti minuti perdi la pazienza se la richiesta di informazioni diventa troppo specifica e ci si mette anche il modulo CAPTCHA a farti saltare i nervi? 5 minuti o anche di meno.
La logica è rendere semplice all’utente l’acquisto e inoltre non è assolutamente necessario domandare il codice fiscale o fargli ripetere il modulo CAPTCHA per proseguire con la registrazione.
Sai qual è la conseguenza di tutti questi ostacoli? L’abbandono immediato del carrello. Dopo tutto quello che hai fatto per farlo arrivare sul tuo sito, per convicerlo che la tua è l’offerta migliore, vuoi davvero perderlo così rapidamente?
Il modulo di checkout è molto importante ai fini di una conversione da utente a cliente, ecco perché i consigli da seguire sono pochi ma efficaci:
- Rendi semplice l’acquisto;
- Niente distrazioni durante il processo di pagamento;
- Modulo di checkout ordinato, anche dal punto di vista grafico;
- Minore richiesta di informazioni possibili;
- Informazioni sulle spese di spedizioni chiare, sin dall’inizio.
Conclusioni
Tendenzialmente, non esiste la soluzione perfetta per rendere la conversione da click a cliente immediata e veloce, perché ogni eCommerce ha esigenze differenti ma al momento dell’acquisto è necessario ricordare che l’utente non fa shopping online perché lo preferisce al negozio fisico, ma probabilmente perché ritiene che sia il modo più veloce per fare compere.
Se nella sua attività di shopping giornaliera, che in alcuni casi potrebbe essere mentre fa colazione o è seduto in autobus, viene interrotta o distratta da ostacoli inutili, l’abbandono del carrello è una decisione automatica.
Impara a conoscere l’utente online, a comprendere preventivamente le sue esigenze e a rispettarle; sarà ragionando sulle esigenze del potenziale cliente online, risolvendo i suoi dubbi e le sue problematiche, anticipatamente, che garantirai al tuo shop online un buona percentuale di vendite mensili.